Filicudi in barca a vela é fra le mete più ambite per chi vuol fare sail charter nautico in Sicilia, noleggiare o affittare un gommone o una imbarcazione a motore. L'idea della vacanza é anche quella di fare delle escursioni alle Isole Eolie, a Tindari, a Cefalù, a Catania, a Naxos, o sull’Etna, spaziando anche all’interno della Sicilia ed arrivando sino ai Parchi Naturalistici delle Madonie, dove il turista rimarrà estasiato dalla presenza del Golf Club Madonie,un 18 buche internazionale sito sulle colline di Collesano e dotato di ogni confort, con un albergo a 5 stelle ed una azienda agricola che produce prodotti biologici: gli ospiti possono così gustare il Nero d’Avola, il Cabernet Sauvignon, nonché uno splendido Passito e dell’ottimo Olio Extravergine di Oliva.
Filicudi si può visitare affidandosi alla società SeaCilia.it veri esperti del charter nautico presenti sulla costa siciliana che si occupano di noleggio imbarcazioni con e senza skipper. Distante circa 15 miglia nautiche da Lipari, l’isola di Filicudi è una delle più antiche isole dell’arcipelago delle Eolie e raggiunge l’altezza di 774 mt con il monte Fossa delle Felci. Ritrovamenti archeologici testimoniano come Filicudi sia stata già abitata nel Neolitico Superiore intorno al 3000 a.C., e da reperti ceramici rinvenuti nell’area di Capo Graziano si evince come i suoi preistorici abitanti fossero dediti alla Cultura di Diana. Ma è nell’Età del Bronzo intorno al II secolo a.C. e forse con l’arrivo proprio degli Eoli (che daranno poi il nome all’arcipelago) che si hanno le testimonianze archeologiche più importanti. Il villaggio più antico fu edificato nel versante occidentale dell’isola sul cosiddetto Piano del Porto da cui sono stati tratti diversi manufatti in ceramica ma nessun reperto osseo a causa dell’estrema acidità delle rocce vulcaniche. Dopo avere subito la totale distruzione da parte delle genti di stirpe Ausonia guidate dal re Liparo, rimase spopolata sino all’arrivo di coloni greci nel VI secolo a.C. a cui seguirono insediamenti romani come testimoniano diversi reperti tra cui un cippo funerario, una iscrizione rupestre e resti di abitazioni. Inoltre un gruppo di tombe testimoniano il passaggio di popolazioni Bizantine. Ma sono soprattutto i rinvenimenti subacquei provenienti da scavi effettuati nei fondali nei pressi di Capo Graziano che fanno di Filicudi uno dei più importanti siti archeologici del Mediterraneo: oltre nove relitti sono infatti stati scoperti e da questi sono stati recuperati una gran moltitudine di anfore di tipo Dressel 1A e di varie epoche perfettamente conservate, nonché monete in bronzo di zecca romana datate tra il I ed il II secolo a.C.. Una visita a parte merita il complesso dolmenico della Canna un faraglione che si erge dalle acque cristalline del mare di Filicudi.
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