Cefalù in barca a vela é fra le mete più ambite chi vuol fare sail charter nautico in Sicilia, noleggiare o affittare un gommone o una imbarcazione a motore. L'idea della vacanza é anche quella di fare delle escursioni alle Isole Eolie, a Palermo, Termini Imerese, spaziando anche all’interno della Sicilia ed arrivando sino ai Parchi Naturalistici delle Madonie, dove il turista rimarrà estasiato dalla presenza del Golf Club Madonie, un 18 buche internazionale sito sulle colline di Collesano e dotato di ogni confort, con un albergo a 5 stelle ed una azienda agricola che produce prodotti biologici: gli ospiti possono così gustare il Nero d’Avola, il Cabernet Sauvignon, nonché uno splendido Passito e dell’ottimo Olio Extravergine di Oliva.
Appoggiandosi ad una delle società di charter nautico presenti sulla costa siciliana che si occupano di noleggio imbarcazioni con e senza skipper, si parte alla volta di Cefalù. Le prime notizie di Cefalù risalgono al 396 a.C. quando Diodoro Siculo parla degli abitanti del Phrourion (fortezza) di Kephaloidion alleati del generale cartaginese Imilcone. Conquistata prima da Agatocle che le diede il nome di Leptine e poi presa con l’inganno dai Romani che le assegnarono il nome di Cephaloedium, Cefalù deve il suo nome probabilmente all’imponente Rocca, che sovrasta dall’alto dei suoi 296 mt sul livello del mare il porto, dalla forma vagamente somigliante ad una testa umana; altri invece, molto più semplicemente, fanno risalire il nome al termine greco KEPHA che significa capo, promontorio. Nata sul mare Cefalù dopo l’età imperiale si spostò sulla Rocca da cui discese solo con Ruggero II il Normanno a cui si deve la costruzione della splendida Cattedrale di Cefalù. Da citare inoltre le mura di fortificazione “Megalitiche“ note come “Tempio di Diana“, risalenti al periodo ellenistico-romano (IX secolo a.C.) avente originariamente la funzione di Santuario delle Acque, come si capisce anche dalla presenza di una cisterna con copertura dolmenica. Ma le più antiche testimonianze della vita sulla Rocca sono costituite da due Grotte sul versante orientale dette rispettivamente “delle Colombe“ e “delle Giumente“ che offrirono a comunità preistoriche riparo e funsero anche da santuario. Da visitare inoltre Il Museo Mandralisca del Barone Pirajno di Mandralisca famoso per la ricca pinacoteca che al suo interno custodisce il celeberrimo “Ritratto di Ignoto“ di Antonello Da Messina, e per la sua Collezione Malacologica comprendente anche una Sezione Archeologica i cui reperti provengono da scavi condotti dallo stesso Barone nella Necropoli di Contrada Diana a Lipari.