Mozia o Motia in barca a vela é fra le mete più ambite per chi vuol fare sail charter nautico in Sicilia, noleggiare o affittare un gommone o una imbarcazione a motore. L'idea della vacanza é anche quella di fare delle escursioni nelle Isole Egadi, Trapani, Marsala, Erice, Mozia, Segesta o Selinunte ed anche visitare le prestigiose e storiche Cantine Florio.
Mozia per chi naviga tra Marsala e l’isola di Favignana, la più grande delle isole egadi, viene irresistibilmente attratto da una serie di piccole isolette che seguono il profilo della costa trapanese: avvicinarsi un po’ di più per poterle meglio ammirare potrebbe rivelarsi pericoloso, in quanto questa è una zona di bassi fondali che si spingono a circa 2 miglia dalle loro coste: questo è il motivo per cui le società di charter nautico raccomandano di tenersi molto al largo da queste isolette, consigliando a chi sta effettuando una vacanza in barca, la visita via terra delle stesse.
L’isola di Mozia insieme all’Isola Longa ed quella di Santa Maria della Scola formano le Isole dello Stagnone, la più grande laguna della Sicilia e fra le zone umide più importanti d’Europa. Chiamata in tempi moderni San Pantaleo da una comunità di monaci basiliani, l’antica Mozia fu fondata dai Fenici di Tiro attorno alla fine del VIII secolo a.C. guadagnando ben presto ,grazie anche alla posizione geografica strategica al centro del Mediterraneo, ricchezza commerciale, accogliendo genti di stirpe greca e battendo moneta. L’etimologia della parola Mozia potrebbe significare “filanda“ ed in effetti era famosa per la produzione di tessuti tinti con la porpora estratta dai molluschi di cui il suo mare era ricco. Pur avendo costruito un sistema difensivo molto solido Mozia venne distrutta dall’esercito di Dionigi di Siracusa nel 397 a.C. grazie all’impiego da parte di quest’ultimo di una nuova arma: la Catapulta. Oggi l’isola è di proprietà della Fondazione Whitaker che nel corso di decenni di scavi, iniziati nel 1875, ha portato alla luce decine di reperti archeologici di estremo interesse; tra questi da citare sono il Tophet, area sacra dove i Fenici effettuavano i loro sacrifici in onore di Baal e di Astarte, composta da sette strati di urne cinerarie con i resti delle vittime; la Casa dei Mosaici; la Necropoli Arcaica, dove i corpi venivano cremati. Il Museo Whitaker conserva oggi la più importante collezione di manufatti fenicio-punici, nonché la statua di marmo del celebre “Giovane di Mozia“ risalente al V secolo a.C. testimonianza dell’incontro tra la civiltà greca e quella fenicio-punica. Ancora adesso come centinaia di anni fà, Mozia è collegata alla terraferma da una strada sommersa e visibile dall’alto percorsa da carretti trainata da muli.